Guy Bourdin è in alto nel pantheon dei fotografi più importanti della seconda metà del ventesimo secolo. Durante la sua carriera, e in particolare come fotografo stellare per tre decenni per Vogue Paris, ha esteso drasticamente le possibilità di ciò che potrebbe essere una fotografia di moda, rendendo immagini distintive, intense, ossessionanti e indimenticabili.
Un pittore per tutta la vita e un fotografo autodidatta sempre curioso, Guy Bourdin ha perseguito la sua visione artistica unica con mentalità e integrità assoluta. Un surrealista istintivo, creatore di narrazioni enigmatiche e un direttore artistico Maverick, ha concepito immagini senza tempo che sono rimaste una forte influenza e ispirazione per le generazioni successive.
Nato a Parigi, Guy Bourdin ha iniziato a esibire disegni e dipingi nei suoi primi vent'anni. Dopo essere diventato un prot? G? Dell'artista surrealista Man Ray, Bourdin mostrò la sua prima mostra fotografica nel 1952, con un'introduzione del suo mentore nel catalogo. Incredibilmente, sono passati solo cinque anni prima che esporrebbe il suo lavoro alla Biennale di fotografia internazionale a Venezia.
Nel 1955, Guy ha intrapreso una lunga carriera di editoriali di riviste, con la sua prima pubblicazione nel numero di febbraio di Vogue Paris intitolato "Chapeaux Choc". Negli anni '60, Bourdin divenne uno dei fotografi più celebri della rivista, con totale libertà artistica.
Nel 1967, Bourdin iniziò una collaborazione lunga e di successo di oltre quindici anni con la Charles Jourdan Shoe Company. Un fotografo concettuale d'avanguardia, Bourdin ha stabilito l'idea che il prodotto sia secondario all'immagine. Sia formalmente che contestualmente, Bourdin ha presentato scarpe e altri prodotti di moda in modi stimolanti, principalmente utilizzando spread a doppia pagina che risuonano ancora oggi come moderni oltre il loro contesto commerciale.
Durante questo periodo di patrocinio di Charles Jourdan, le rivoluzionarie editoriali e le foto pubblicitarie di Bourdin sono diventate famose, guadagnandogli campagne come il catalogo di Bloomingdale di Bloomingdale, Gianfranco Ferr?, Gianni Versace, Loewe e il Pentax Calendar nel 1980. Per il suo rivoluzionario lavoro nella pubblicità e nella fotografia di moda, Bourdin ha ricevuto il premio Infinity dal Centro internazionale della fotografia a New York City per la sua campagna pubblicitaria di Chanel del 1987.
Il 29 marzo 1991, Guy morì a Parigi, lasciando indietro suo figlio, Samuel Bourdin. Oggi, la sua eredità è celebrata in tutto il mondo e il suo lavoro è stato mostrato in numerosi musei, in particolare il Tate Modern e il Victoria & Albert Museum di Londra, il Galerie Nationale Du Jeu de Paume a Parigi e il Getty a Los Angeles. Guy Bourdin: Image Maker presenta una ricca selezione delle sue immagini iconiche e materiale d'archivio inedito, rivelando layout, polaroid e dipinti mai voghi mai voghi.
Tra il 1 ° dicembre 2017 e il 13 maggio 2018, la Helmut Newton Foundation di Berlino presenterà la mostra Guy Bourdin: Image Maker con Helmut Newton: A Gun For Hire e Angelo Marino: Another Story. Questa mostra introduce opere di Bourdin da varie pubblicazioni, sia immagini iconiche che meno conosciute, insieme alla sua pubblicità visionaria per Charles Jourdan.